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Visualizzazione dei post da dicembre, 2017
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Ricette vegane Chi è vegano si rivede nel miele artificiale ed è interessato a gustarlo. Ecco allora una serie di ricette facilmente realizzabili nella propria cucina. Preparazione del miele   (essenza di : rose selvatiche,robinia,borragine,finocchio e sambuco) Miele di tarassaco Miele tipo millefiori/castagno/tiglio Foto prese dalla preparazione vegana di un miele tipo millefiori
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Gli utilizzatori del miele artificiale Il miele artificiale, come qualsiasi prodotto, necessita di un utilizzatore dotato di caratteristiche fisiche o qualitative ben precise. Per il miele artificiale è di fondamentale importanza la ragione etica e morale nascosta dietro la sua produzione. La sua potenzialità nel mercato,infatti, è cresciuta grazie  ad una categoria ben precisa di persone:"i vegani". Il miele naturale ha un sapore autentico e difficile da superare; la differenza sostanziale, però, si individua nel modo più o meno "corretto" in cui si ottiene. Chi sposa la causa del veganismo, crede che ogni prodotto alimentare che si ottiene tramite l'uso o lo sfruttamento di esseri viventi non debba essere consumato. Il mercato del miele naturale, specialmente se esso è in carenza, porta allo sfruttamento delle api che non vivono in piena libertà. Per tale motivo, il miele artificiale costituisce un'alternativa valida. A tal proposito, le aziende cercano
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I brevetti del miele artificiale I brevetti hanno importanza fondamentale nel preservare la conoscenza di una determinata tecnica o la scoperta di nuovi meccanismi, salvaguardando soprattutto i diritti di chi ha lavorato per scoprirli. Essi, al giorno d'oggi, hanno un valore enorme. Chi è conoscenza di una determinata tecnica, soprattutto nel mondo industriale, può avere un vantaggio economico non indifferente; per questo l'autore del brevetto si preserva, evitando che qualcuno possa applicare la sua "invenzione" in maniera illecita. Anche il miele artificiale è stato oggetto di diversi brevetti; uno dei primi titolari fu Zenus Coeblin, il quale presentò il brevetto nel 1857 , rilevando delle informazioni ben precise sugli elementi usati e sulla modalità di produzione. Tale brevetto, tuttavia, essendo datato, manca di informazioni più complete e specifiche rispetto ai brevetti moderni (come le quantità esatte degli elementi,immagini ecc...). Appare molto più complet
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I luoghi, le storie e i protagonisti del miele artificiale Il miele artificiale è un prodotto che ha avuto la sua diffusione nella seconda metà dell'800. I primi passi verso l'industrializzazione ha consentito la nascita del settore chimico e alimentare, con la produzione del cibo non più in un contesto casareccio ma industriale. Diverse furono le storie e i protagonisti di chi si interessò allo sviluppo del miele artificiale. Tra tutte, è necessario ricordare la storia del farmacista  Paul Arauner,  ricercatore accanito, il cui interesse portò alla produzione del miele artificiale nei primi anni del 900. L'azienda da lui fondata ha avuto una tale evoluzione da inglobare una serie di prodotti alimentari che vanno da accessori e utensili da cucina a lieviti d'allevamento. Nel 1899,in un periodo molto simile a quelli di Paul Arauner, i fratelli  Paul e Otto Fromm  fondarono la Fabbrica chimica di  Schwartau , producendo inzialmente mieli artificiali e marmellate. La s
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Fake-Honey Data l'importanza dell'argomento introdotto in precedenza, il caso del fake-honey non può passare inosservato. Assume molta importanza  dare al consumatore delle piccole tecniche che hanno il fine di insegnare a riconoscere davvero cosa sta mangiando. In realtà è molto semplice capire se un miele acquistato è naturale o meno. I mezzi a disposizione sono molti.   Tecniche semplici Video illustrativo Video illustrativo Per un riassunto:
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Le scienze del miele artificiale  La bellezza di questo oggetto si rileva nelle scienze a cui si collega:chimica e bio-chimica applicata. La chimica non appare come una materia cosi lontana, perchè si applica,in questo nostro caso, alla cucina. Ma al fine di non sintetizzare il processo in maniera troppo semplificativa,sarebbe interessante capire meglio il meccanismo che lo caratterizza. Un elemento base è lo zucchero invertito; si tratta di una miscela ottenuta dalla scomposizione parziale di un disaccaride (il saccarosio) in glucosio e fruttosio, i monosaccaridi che lo costituiscono. "Invertito" si riferisce alla rotazione del piano della luce polarizzata che cambia direzione dopo la trasformazione che avviene per idrolisi acida  ( da notare nel video l'uso dell'acido citrico-succo di limone-)o attraverso degli enzimi specializzati. L'enzima di riferimento è l' invertasi ; per maggiore completezza, come detto in precedenza nel blog, bisogna dire che è uno d
Glossario Trilingue Miele Artificiale: italiano-inglese-tedesco Miele artificiale            Artificial honey               Kunsthonig Saccarosio                         Sucrose                       Saccharose Acido malico                  Malic Acid                    Apfelsaure Cremor tartaro                Potassium Bitartrate      Kaliumbitartrat Zucchero Invertito        Inverted Sugar                 Invertzucker                                              Syrup Acqua                                  Water                             Wasser Aromi artificiali             Artificial flavours          Künstliches Aroma    Miscelatore                           Mixer                         Mischer Ceneri                                   Asches                       Aschegehalt               
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I simboli del miele artificiale I simboli dei nostri giorni hanno soprattutto una funzione comunicativa immediata con lo scopo di trasmettere un'infomazione rapida e intuitiva; è una legge non scritta del mercato, dove un prodotto è associato inetivabilmente ad un logo,un marchio, un simbolo con lo scopo di riconoscerlo velocemente e dargli un'appartenenza. A tal proposito, è interessante vedere i loghi e i simboli del nostro oggetto. Il logo Be Free è sicuramente uno dei più originali per immediatezza. Il cucchiaio di legno per il miele prende nella sua forma concava il design di una mela, dando a chi osserva l'idea di un miele con la mela ingrediente base. Lo sugar Free Honey risulta sicuramente meno intuitivo, visto che il logo ricollega ad un'impollinazione ma senza api.                                                                                                                                        
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Per chi volesse approfondire il tema del miele contraffatto, suggerisco un servizio di un telegiornale americano sulla scoperta di diversi barili di miele contraffatto e destinato ai mercati internazionali. Il servizio denuncia la truffa col fine di rendere l'audience cosciente sulla vera entità del problema. Foto appartenente al servizio giornalistico
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I rischi del miele artificiale Il miele artificiale presenta problematiche alquanto serie in contesti differenti. In primo luogo, essendo un prodotto creato artificialmente,pur di rispettare certi standard di qualità, può presentare elementi secondari non molto salutari; aspartame, acido malico, acesulfame di potassio sono elementi sospettati di essere dannosi a lungo termine (specialmente l'ultimo, causando la nascita di forme tumorali di tipo differente) e possono ritrovarsi nel miele artificiale. A titolo d'esempio, suggerisco l' articolo su un miele americano "sugar-free" e sugli elementi riportati nella sua etichetta. Può capitare, inoltre, l'uso di materiali di qualità scadente col fine di abbassare i costi di produzione del miele. Il rilascio di elementi pesanti (come il piombo  o l'alluminio) non è un'utopia. Il rischio maggiore, tuttavia, è la truffa del fake-honey. Tonnellate di miele ogni anno vengono spedite in diversi mercati nel mondo p
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Le industrie del miele artificiale (passato-presente) L'azienda tedesca "Wikana" possiede una storia pluriennale nella produzione di dolciumi e biscotti. Quest'industria alimentare era nata per la produzione di cioccolato e, nel periodo della seconda guerra mondiale, si era adattata producendo armamenti. Si nota nella storia della sua azienda,al tempo (vedere la sezione anno 1945 nel sito ) denominata "Kant", la produzione di miele artificiale. Questo testimonia come questo prodotto  ( Kunsthonig in tedesco) fosse pienamente presente nella cultura tedesca. Tuttavia Un esempio d'industria del miele artificiale dei nostri giorni è Bee Free .Tale azienda, presentata in un articolo precedente nel blog , deve la sua nascita a degli investitori che hanno finanziato il prodotto proposto da due donne americane. Producendo un miele a base di mele,riesce ad imporsi nel mercato americano con un ottimo fatturato.