Gli utilizzatori del miele artificiale
Il miele artificiale, come qualsiasi prodotto, necessita di un utilizzatore dotato di caratteristiche fisiche o qualitative ben precise. Per il miele artificiale è di fondamentale importanza la ragione etica e morale nascosta dietro la sua produzione. La sua potenzialità nel mercato,infatti, è cresciuta grazie  ad una categoria ben precisa di persone:"i vegani".
Il miele naturale ha un sapore autentico e difficile da superare; la differenza sostanziale, però, si individua nel modo più o meno "corretto" in cui si ottiene. Chi sposa la causa del veganismo, crede che ogni prodotto alimentare che si ottiene tramite l'uso o lo sfruttamento di esseri viventi non debba essere consumato. Il mercato del miele naturale, specialmente se esso è in carenza, porta allo sfruttamento delle api che non vivono in piena libertà.
Per tale motivo, il miele artificiale costituisce un'alternativa valida. A tal proposito, le aziende cercano di far valere il proprio miele artificiale attivando campagne di aiuto e sostegno delle api. Pur essendo una pura strategia di marketing, si rileva vincente nel valorizzare il proprio prodotto( come ha fatto la Bee Free Honey).
Il miele artificiale, inoltre, può soddisfare l'esigenza di determinate persone affette da malattie più o meno gravi. Il miele naturale ha una determinata concentrazione di zuccheri e non può essere consumato dai diabetici. Ecco allora che si realizzano dei prodotti a scarso o nullo (sugar free) contenuto di zuccheri, potendo così permettere il consumo di un miele che appare dolce al palato e non è zuccherino.(bisogna sottolineare, tuttavia, il carattere non salutare degli elementi utilizzati per realizzare il prodotto)
Si può concludere allora che il miele artificiale interessa una buona porzione della popolazione mondiale, basandoci solo su due semplici caratteristiche.

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