Il miele artificiale Il miele artificiale è un prodotto di interesse notevole. Spesso sottovalutato, rispetto al miele naturale, in realtà intreccia varie tematiche con risvolti inaspettati. Fu inventato intorno alla seconda metà del diciannovesimo secolo e la sua diffusione avvenne soprattutto nella cultura tedesca industrializzata, più lentamente in quella italiana legata ad una cultura biologica ed artigianale. Il suo uso fu tale da creare la necessità di inserire nella lingua tedesca un termine con il quale riferirsi a questo nuovo prodotto, come si evince dai documenti del tempo . Esso possiede proprietà chimico-fisiche ben precise . La sua produzione si basa sul processo che porta alla formazione dello zucchero invertito , studiata e approfondita dagli uomini di scienza di allora- si pensi alla storia di Paul Arauner - conducendo lo sviluppo di piccole industrie di cui ancora oggi si ha memoria. Sempre nello stesso periodo,alcuni processi per la produzione del miele arti
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Abbecedario illustrato Acido malico Bee Free Castagno Diluizione Erms Melissa (fondatrice Bee Free) Fake-Honey Glucosio Honey-Gate (Foto simbolo di un coltivatore colpito) Invertasi (enzima) Lievito Maltosio Nettare filtrato Otto and Paul Fromm (fondatori Schwartau) Quota di mercato del miele Reichmuth (brevetto presentato) Sugar free honey Tarassaco Uniforme Vegano Zenus Coeblin (primo brevetto)
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Yogurt al miele artificiale Volevo condividere questo yogurt assaggiato qualche giorno fa. Il fatto che la confezione riporti "yogurt intero al miele e melissa" suggerirebbe l'uso di un miele del tutto naturale. In realtà si nota come il miele naturale è solo il 3 per cento del preparato, ossia una percentuale minima di uno sciroppo glucosio-fruttosio che altro non è, insieme agli altri elementi che lo caratterizzano,un miele del tutto artificiale. La qualità dello yogurt, a titolo di cronaca, si presenta elevata.
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La metafora Il miele artificiale (l'auto-sostentamento). L'uomo è padrone della propria esistenza. Se un tempo la natura riusciva ad incutere una paura tale da avere il controllo sull'uomo, quest'ultimo, con il progresso della scienza, si sente legittimato a controllarla ed esercitare la propria influenza su essa. Nel caso più estremo,l'uomo cerca in modo perpetuo di avere sempre meno bisogno di essa e di sostituirla per essere indipendente e libero. Cosi si auto-alimenta, si auto-sostiene al punto di non sentire la mancanza della natura. Il miele non è più il nettare degli dei -entità superiore e temuta-; può essere sostituito come altri prodotti naturali, rendendo l'uomo meno timoroso rispetto al mondo.
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Abbecedario del miele artificiale A come Acido (malico,solforico,tartarico, citrico..) B come Bee Free Honey C come Castagno D come Diluizione E come Elms Melissa F come Fake-Honey G come Glucosio H come Honey-Gate I come Invertasi L come Lievito M come Maltilolo N come Nettare filtrato O come Otto Fromm P come Paul Fromm Q come Quota R come Reichmuth S come Sugar free T come Tarassaco U come Uniforme V come Vegano Z come Zenus Coeblin
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Ricette vegane Chi è vegano si rivede nel miele artificiale ed è interessato a gustarlo. Ecco allora una serie di ricette facilmente realizzabili nella propria cucina. Preparazione del miele (essenza di : rose selvatiche,robinia,borragine,finocchio e sambuco) Miele di tarassaco Miele tipo millefiori/castagno/tiglio Foto prese dalla preparazione vegana di un miele tipo millefiori
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Gli utilizzatori del miele artificiale Il miele artificiale, come qualsiasi prodotto, necessita di un utilizzatore dotato di caratteristiche fisiche o qualitative ben precise. Per il miele artificiale è di fondamentale importanza la ragione etica e morale nascosta dietro la sua produzione. La sua potenzialità nel mercato,infatti, è cresciuta grazie ad una categoria ben precisa di persone:"i vegani". Il miele naturale ha un sapore autentico e difficile da superare; la differenza sostanziale, però, si individua nel modo più o meno "corretto" in cui si ottiene. Chi sposa la causa del veganismo, crede che ogni prodotto alimentare che si ottiene tramite l'uso o lo sfruttamento di esseri viventi non debba essere consumato. Il mercato del miele naturale, specialmente se esso è in carenza, porta allo sfruttamento delle api che non vivono in piena libertà. Per tale motivo, il miele artificiale costituisce un'alternativa valida. A tal proposito, le aziende cercano
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I brevetti del miele artificiale I brevetti hanno importanza fondamentale nel preservare la conoscenza di una determinata tecnica o la scoperta di nuovi meccanismi, salvaguardando soprattutto i diritti di chi ha lavorato per scoprirli. Essi, al giorno d'oggi, hanno un valore enorme. Chi è conoscenza di una determinata tecnica, soprattutto nel mondo industriale, può avere un vantaggio economico non indifferente; per questo l'autore del brevetto si preserva, evitando che qualcuno possa applicare la sua "invenzione" in maniera illecita. Anche il miele artificiale è stato oggetto di diversi brevetti; uno dei primi titolari fu Zenus Coeblin, il quale presentò il brevetto nel 1857 , rilevando delle informazioni ben precise sugli elementi usati e sulla modalità di produzione. Tale brevetto, tuttavia, essendo datato, manca di informazioni più complete e specifiche rispetto ai brevetti moderni (come le quantità esatte degli elementi,immagini ecc...). Appare molto più complet