Il miele artificiale
Il miele artificiale è un prodotto di interesse notevole. Spesso sottovalutato, rispetto al miele naturale, in realtà intreccia varie tematiche con risvolti inaspettati. Fu inventato intorno alla seconda metà del diciannovesimo secolo e la sua diffusione avvenne soprattutto nella cultura tedesca industrializzata,
più lentamente in quella italiana legata ad una cultura biologica ed artigianale. Il suo uso fu tale da creare la necessità di inserire nella lingua tedesca un termine con il quale riferirsi a questo nuovo prodotto, come si evince dai documenti del tempo .
Esso possiede proprietà chimico-fisiche ben precise. La sua produzione si basa sul processo che porta alla formazione dello zucchero invertito, studiata e approfondita dagli uomini di scienza di allora- si pensi alla storia di Paul Arauner- conducendo lo sviluppo di  piccole industrie di cui ancora oggi si ha memoria. Sempre nello stesso periodo,alcuni processi per la produzione del miele artificiale furono brevettati,specialmente negli Stati Uniti. La sua forte presenza è rilevabile nei racconti di guerra, dove la mancanza del miele biologico veniva sopperita con il miele artificiale.
Oggi in Germania solo alcune industrie producono mieli artificiali con applicazione dolciaria; in altre parti del mondo si registra una produzione considerevole. Il miele artificiale è stato stimolo d'innovazione negli Stati Uniti, dove la sua modalità di produzione,non impattando sull'ambiente, è risultata in linea con l'alimentazione del mondo dei vegani sempre più numeroso ed esigente - ricordando il fatto che il miele naturale è considerato un prodotto non vegano-. Bisogna sottolineare, tuttavia, il continuo confronto tra il miele naturale e quello artificiale non solo in un campo prettamente chimico e alimentare, ma anche economico. Forti sono i tentativi di truffa mirati a camuffare il miele artificiale per biologico in quanto, essendo la produzione del primo meno onerosa, genera un profitto economico non indifferente. Lo scandalo Honey-Gate, che ha coinvolto la Cina in particolare come Paese esportatore, ha rilevato un business illegale di diversi milioni di dollari. Bisogna avere coscienza di ciò che si consuma, anche attraverso la comprensione degli elementi che caratterizzano il miele artificiale ;questo prodotto risulta ottimale in determinati contesti come in alcune ricette vegane o in alcuni prodotti di uso comune - come lo yogurt che ho avuto l'occasione di provare-. Il miele artificiale è dunque da valorizzare perchè altro non è, in fondo, come qualsiasi altro prodotto artificiale, simbolo del potere dell'uomo e della sua capacità di governare la natura.

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