Le industrie del miele artificiale (passato-presente) L'azienda tedesca "Wikana" possiede una storia pluriennale nella produzione di dolciumi e biscotti. Quest'industria alimentare era nata per la produzione di cioccolato e, nel periodo della seconda guerra mondiale, si era adattata producendo armamenti. Si nota nella storia della sua azienda,al tempo (vedere la sezione anno 1945 nel sito ) denominata "Kant", la produzione di miele artificiale. Questo testimonia come questo prodotto ( Kunsthonig in tedesco) fosse pienamente presente nella cultura tedesca. Tuttavia Un esempio d'industria del miele artificiale dei nostri giorni è Bee Free .Tale azienda, presentata in un articolo precedente nel blog , deve la sua nascita a degli investitori che hanno finanziato il prodotto proposto da due donne americane. Producendo un miele a base di mele,riesce ad imporsi nel mercato americano con un ottimo fatturato.
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I brevetti del miele artificiale I brevetti hanno importanza fondamentale nel preservare la conoscenza di una determinata tecnica o la scoperta di nuovi meccanismi, salvaguardando soprattutto i diritti di chi ha lavorato per scoprirli. Essi, al giorno d'oggi, hanno un valore enorme. Chi è conoscenza di una determinata tecnica, soprattutto nel mondo industriale, può avere un vantaggio economico non indifferente; per questo l'autore del brevetto si preserva, evitando che qualcuno possa applicare la sua "invenzione" in maniera illecita. Anche il miele artificiale è stato oggetto di diversi brevetti; uno dei primi titolari fu Zenus Coeblin, il quale presentò il brevetto nel 1857 , rilevando delle informazioni ben precise sugli elementi usati e sulla modalità di produzione. Tale brevetto, tuttavia, essendo datato, manca di informazioni più complete e specifiche rispetto ai brevetti moderni (come le quantità esatte degli elementi,immagini ecc...). Appare molto più complet...
Gli utilizzatori del miele artificiale Il miele artificiale, come qualsiasi prodotto, necessita di un utilizzatore dotato di caratteristiche fisiche o qualitative ben precise. Per il miele artificiale è di fondamentale importanza la ragione etica e morale nascosta dietro la sua produzione. La sua potenzialità nel mercato,infatti, è cresciuta grazie ad una categoria ben precisa di persone:"i vegani". Il miele naturale ha un sapore autentico e difficile da superare; la differenza sostanziale, però, si individua nel modo più o meno "corretto" in cui si ottiene. Chi sposa la causa del veganismo, crede che ogni prodotto alimentare che si ottiene tramite l'uso o lo sfruttamento di esseri viventi non debba essere consumato. Il mercato del miele naturale, specialmente se esso è in carenza, porta allo sfruttamento delle api che non vivono in piena libertà. Per tale motivo, il miele artificiale costituisce un'alternativa valida. A tal proposito, le aziende cercano...
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