Ecco qui uno spezzone delle avventure del topo amato dai più piccoli!
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Le industrie del miele artificiale (passato-presente) L'azienda tedesca "Wikana" possiede una storia pluriennale nella produzione di dolciumi e biscotti. Quest'industria alimentare era nata per la produzione di cioccolato e, nel periodo della seconda guerra mondiale, si era adattata producendo armamenti. Si nota nella storia della sua azienda,al tempo (vedere la sezione anno 1945 nel sito ) denominata "Kant", la produzione di miele artificiale. Questo testimonia come questo prodotto ( Kunsthonig in tedesco) fosse pienamente presente nella cultura tedesca. Tuttavia Un esempio d'industria del miele artificiale dei nostri giorni è Bee Free .Tale azienda, presentata in un articolo precedente nel blog , deve la sua nascita a degli investitori che hanno finanziato il prodotto proposto da due donne americane. Producendo un miele a base di mele,riesce ad imporsi nel mercato americano con un ottimo fatturato.
Il nostro caro miele artificiale, essendo un produtto ottenuto da un processo chimico non banale, è oggetto d'argomentazione di scritti di carattere prettamente scientifico. Qualsiasi libro di "food chemistry" descrive le proprietà chimico-fisiche del miele e della sua applicazione in ambito culinario. Rimando allora un breve paragrafo , per un utente più preciso, sul miele artificiale e sulle sue caratteristiche chimiche dovuta ad una preparazione molto più accurata. Risulta interessante notare come la preparazione del miele artificiale deriva dalla trasformazione del sucrosio in glucosio e fruttosio attraverso un'enzima invertasi, un breve passaggio biologico che interessa il nostro organismo nella fase preparativa del processo della glicolisi. La bellezza della natura a volte persiste nel suo ripetersi in contesti apparentemente lontani.
I brevetti del miele artificiale I brevetti hanno importanza fondamentale nel preservare la conoscenza di una determinata tecnica o la scoperta di nuovi meccanismi, salvaguardando soprattutto i diritti di chi ha lavorato per scoprirli. Essi, al giorno d'oggi, hanno un valore enorme. Chi è conoscenza di una determinata tecnica, soprattutto nel mondo industriale, può avere un vantaggio economico non indifferente; per questo l'autore del brevetto si preserva, evitando che qualcuno possa applicare la sua "invenzione" in maniera illecita. Anche il miele artificiale è stato oggetto di diversi brevetti; uno dei primi titolari fu Zenus Coeblin, il quale presentò il brevetto nel 1857 , rilevando delle informazioni ben precise sugli elementi usati e sulla modalità di produzione. Tale brevetto, tuttavia, essendo datato, manca di informazioni più complete e specifiche rispetto ai brevetti moderni (come le quantità esatte degli elementi,immagini ecc...). Appare molto più complet...
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